La storia della pranoterapia

Pranoterapia- tratto da Wikipedia

Il termine deriva dal sanscrito Prana, che significa respiro vitale, energia vitale, e dal greco antico θεραπεία (therapeía), che significa cura, guarigione.
Non si conosce il periodo esatto di nascita della pratica della pranoterapia, né i luoghi in cui essa ha avuto inizio.
È citata da alcuni papiri egizi nei quali si accenna a guaritori in grado di arrestare le emorragie con la sola imposizione delle mani. Pratiche simili possono essere trovate in epoca romana e nella cultura giapponese.
Lungo il corso della storia, la pranoterapia è stata messa in relazione con guaritori popolari ai quali si attribuivano facoltà curative. A partire dalXVII secolo la pranoterapia suscita maggior interesse negli studiosi dell'epoca, che per spiegare alcune guarigioni alle quali non riuscivano a dar motivazione formulano teorie in cui si postula l'esistenza di "flussi di energia" non meglio precisati, ma identificati come artefici delle guarigioni stesse.
Uno dei tentativi più noti in questo senso fu compiuto da Franz Anton Mesmer, le cui teorie sul magnetismo animale avrebbero avuto ampia eco in tutta Europa nel secolo successivo.

Laureatosi in medicina a Vienna nel 1776, Mesmer teorizzò che tutte le cose presenti nell'universo, e perciò anche l'uomo, fossero attraversate da un flusso invisibile di corrente magnetica. La buona salute dipenderebbe dall'equilibrio tra il fluido interno all'individuo e quello esterno, o dall'armonia tra la forza vitale individuale e quella universale. Tale forza - o fluido - a detta di Mesmer poteva esser manipolata attraverso l'uso di particolari magneti, si poteva quindi ristabilire l'equilibrio dei fluidi immergendo i pazienti in apposite tinozze magnetizzate con barre di ferro. Col tempo lo stesso Mesmer si rese conto che i propri successi come guaritore erano dovuti non tanto al benefico effetto delle sue terapie, quanto alle sue capacità di suggestione sulla mente dei pazienti.
Successivi studi medici e scientifici dimostrarono l'infondatezza delle teorie di Mesmer, e dunque le sue congetture furono accantonate.
Nonostante l'insuccesso su base scientifica, la dottrina e gli esperimenti di Mesmer agevolarono lo sviluppo di studi verso fenomeni quali l'ipnosie il sonno magnetico indotto dal terapeuta.
Le convinzioni di Mesmer circa la presenza di flussi energetici all'interno del corpo umano sono rimaste alla base della pranoterapia: si suppone, cioè, che nel malato vi sia uno squilibrio di "fluido energetico" e che il guaritore possa, grazie alle sue facoltà di guaritore, riequilibrarlo, restituendo così la buona salute al paziente.